Grazie alla passione tramandata da loro padre, i fratelli Morreale hanno dato una svolta alla destinazione dei loro vigneti, realizzando nel 2000 una cantina. La loro mission è produrre vini in grado di parlare del territorio, vini autoctoni portati avanti da cloni antichissimi. Parlare del territorio non solo per le sue caratteristiche morfologiche ma anche per le antiche radici della viticoltura a Favara, dove la Casa Vinicola Morreale è sita.

Infatti, di fondamentale importanza sono i fattori umani legati a Favara e alla viticoltura. Sul finire dell’Ottocento il Barone Antonio Mendola, agronomo e ampelografo, si dedicò allo studio della vite e a lui è attribuita l’origine del Grillo. Infatti, fra i documenti ritrovati vi è l’atto di nascita del Grillo datato 1874, a seguito di numerosi incroci tra i genitori di questo vitigno. Il Barone Mendola fecondò artificialmente il Grillo nel suo vigneto di Piana dei Peri a Favara, nel territorio in cui oggi sorge la Casa Vinicola Morreale.

La cantina sorge in un microclima idea per la produzione di uva; i vigneti si affacciano in parte alla zona litoranea al mare ed in parte alla zona interna con la vasta fascia collinare. In questo territorio i fratelli Morreale oggi coltivano vitigni autoctoni: oltre al Grillo, anche il Nero D’Avola, il Syrah e l’Inzolia. La cantina è stata progettata e realizzata per assorbire la produzione della tenuta di famiglia, dislocata in una superficie vitata di circa 15 ettari.

Casa Vinicola Morreale porta avanti con grande entusiasmo e dedizione questa tradizione vitivinicola con la convinzione che la non standardizzazione e una forte specializzazione diano risultati di eccellenza.

Diversi sono stati i riconoscimenti: da Assovini (Associazione Nazionale Produttori Vinicoli, alla Guida Vitae (Associazione Italiana Sommelier), alla Best Italian Wine Selection (Bronzo per il Grillo nel 2020, Argento per il Rosè nel 2020).

Indirizzo Contrada Ramalia 92026 Favara (AG)